Perché quando accendo il clima esce fuori odore di muffa?
Il problema della puzza, quando si accende il climatizzatore, è abbastanza comune.
L’odore di muffa può essere dovuto a:
- Filtro abitacolo sporco
- Scarichi del clima intasati
- Formazione di muffe, batteri e microrganismi sull’evaporatore e nei condotti di aerazione
Per risolvere il problema dei cattivi odori ci sono principalmente 3 soluzioni, anche se non tutte efficaci.
1. Trattamento ozono.
Con la generazione di questa molecola (O3) è possibile sanificare l’abitacolo.
Per trasformare l’ossigeno esistente in ozono, viene utilizzato uno strumento chiamato ozonizzatore.
L’ozono è un forte agente anti-microbi che, grazie alla sua azione ossidante, riesce ad inibire batteri, muffe ed acari.
E’ particolarmente adatto anche per dissolvere gli odori. Ad esempio quello delle sigarette o degli animali.
Il problema di questo trattamento è che l’ozono è una sostanza tossica, sia per l’uomo che per l’ambiente.
Altro aspetto sfavorevole del trattamento è che le impurità vengono sì eliminate, ma restano presenti nell’abitacolo.
Sarebbe come utilizzare un anti-zanzara e, una volta eliminate, si lasciano lì in terra a decomporsi.
2. Bombolette “igienizzanti” o schiume per i condotti di aspirazione
Esistono in commercio degli spray da utilizzare per “sanificare” l’abitacolo, sui quali però nutro parecchi dubbi, sia per l’efficacia che per la durata dell’azione.
Oltre a non disporre di nessuna approvazione o certificazione che prova l’effettiva funzione di igienizzare o sanificare l’abitacolo, considero questi “trattamenti” come degli “inibitori momentanei di odore”.
In pratica, è come prendere una pastiglia per il mal di testa: hai un beneficio al momento ma il problema non viene risolto.
Per le schiume, il rischio è di creare danni ai componenti elettronici all’interno dei condotti di aerazione. Per esempio i motorini di regolazione degli sportelli.
In compenso questi prodotti sono buoni profumatori!
3. Trattamento di pulizia e rimozione muffe
Questo tipo di trattamento, che attualmente utilizziamo, consiste nel rimuovere in modo meccanico tutte le muffe, batteri ed impurità che vanno a depositarsi sull’evaporatore ed i condotti di aerazione.
Il trattamento viene fatto con un prodotto antiallergenico, in questo caso testato ed approvato da enti tedeschi come DAAB ed ECARF (European Centre for Allergy Research Foundation).
Problemi dell’impianto di climatizzazione e guasti frequenti
I problemi più frequenti partendo da quelli più “soft” sono:
- l’odore sgradevole nell’ abitacolo, soprattutto nei periodi nei quali si ricomincia ad utilizzare il climatizzatore. Di questo però ne abbiamo già parlato e ne parlerò ancora dopo.
- Umidità dell’aria.
- Perdita refrigerante dalle giunzioni.
- Rottura con conseguente perdita da parte del condensatore. Solitamente è dovuto ad urti o agenti esterni, come sassi, che vanno a sbattere contro la massa radiante.
- Rottura o grippaggio del compressore.
- L’impianto di climatizzazione che impiega molto tempo per raffreddare.
Ottimizzare la resa del condizionatore
Il primo consiglio che posso ti dare è di tenere sempre in funzione l’impianto di climatizzazione, anche in inverno!
Oltre che a migliorare la visibilità nella vettura, perché elimina l’umidità all’interno dell’abitacolo, avviare regolarmente l’impianto di climatizzazione dell’auto ha due principali punti a favore:
- Evita la creazione di muffe e batteri nei condotti dell’aria.
- Quando il circuito è in funzione, l’olio presente nell’impianto non si deposita. Inoltre le guarnizioni di tenuta del circuito evitano di “seccarsi” e quindi la durata dell’impianto risulta migliore (In questo caso non è vero che “Meno si usa, meno si rovina!”)
Se però l’auto la utilizzi poco, percorri poca strada o l’aria del climatizzatore ti da fastidio è comunque consigliato di attivare l’impianto di climatizzazione almeno una volta al mese.
E’ utile verificare anche la presenza di depositi e sporco che si accumulano sulla superficie radiante del condensatore.
Se, a causa della sporcizia, il condensatore non riesce a raffreddarsi sufficientemente c’è il rischio che il climatizzatore non rinfreschi correttamente.
Ultimo accorgimento riguarda lo Start & Stop.
Soprattutto con le alte temperature e nei percorsi cittadini, dove i spegnimenti e i riavvi dell’auto sono più frequenti, può rivelarsi utile disattivare lo Start & Stop.
Questo permette di mantenere una potenza ed una temperatura più costante nell’abitacolo.
Miti da sfatare
E’ vero che se utilizzo il climatizzatore si consuma più carburante?
Questa affermazione può rivelarsi vera in parte. Quando entra in funzione il compressore del clima, in particolare nelle piccole cilindrate, si può avvertire un calo di resa della vettura.
E’ da considerare come un utilizzatore in più sulla vettura che lavora e richiede energia.
C’è anche da dire che, se disattivato e con i finestrini aperti, si è soggetti ad un maggiore attrito e quindi maggior consumo.
Il risparmio del “non utilizzo del climatizzatore”, rispetto ai benefici di avviarlo regolarmente non risulta accettabile. Soprattutto tenendo in considerazione anche quello che è già stato spiegato nei precedenti articoli:
Utilizzo dei turafalle per le fughe di refrigerante
Generalmente sconsigliamo l’utilizzo dei turafalle. In alcuni casi potrebbe provocare danni supplementari al circuito.
Il rischio è che il prodotto si depositi o vada ad ostruire alcuni passaggi e causare più problemi che benefici.
Alcuni fornitori di turafalle certificano che grazie all’utilizzo di determinati agenti, contenuti nel loro prodotto, il rischio non sussiste.
Da parte nostra cerchiamo prima di tutto di avvertire.
Alcuni clienti hanno preferito procedere col tentativo del turafalle, piuttosto che la sostituzione del ricambio. Ovviamente si sono assunti personalmente tutti i rischi!
In alcuni casi il turafalle ha fatto il suo lavoro, in altri abbiamo comunque dovuto procedere alla sostituzione del ricambio.
Se ti restano dubbi o domande lasciami un commento qui sotto!