Batteria auto: come aumentare la sua durata.

Batteria auto: come aumentare la sua durata

Perché la batteria dura poco?

Se è da qualche anno che guidi è probabile che qualche problema di batteria ti è capitato.

Magari ti ha lasciato a piedi al supermercato, dal benzinaio o semplicemente hai dovuto sostituirla.

In questo articolo vediamo di fare un po di chiarezza sui motivi che influenzano la durata di una batteria.

Dato che per ora le più diffuse sono ancora le batterie al liquido (o meglio piombo/acido) mi concentrerò su questo tipo di batteria.

L’argomento può comunque essere esteso per altri tipi di batteria come quelle al gel, AGM o EFB.

Le batterie possono lasciare a piedi per tre motivi principali:

  1. E’ scarica perché qualcosa è rimasto acceso sulla vettura. Per esempio i fari o la radio;
  2. E’ esausta. Deve essere sostituita perché non ha più le caratteristiche per compiere il suo lavoro;
  3. Guasto interno.

Per quanto riguarda la durata ci interessa esclusivamente il terzo motivo, cioè il guasto meccanico.

Nel primo caso si risolve con una ricarica. Oppure, dopo aver fatto ripartire l’auto, si ha l’accortezza di percorrere un po di strada e dare la possibilità all’alternatore di “ridare l’energia” alla batteria. 30 minuti possono essere sufficienti, sempre che l’accumulatore sia ancora efficiente.

Nel secondo caso c’è poco da fare: si fa un test della batteria, dell’impianto di ricarica (l’alternatore) e poi se è KO si cambia.

Il guasto meccanico solitamente si traduce col cortocircuito di due piastre interne.

Se ti interessa sapere come è costruita una batteria al piombo/acido puoi scaricare un pdf sul processo di produzione di una Varta.

Te lo spiego comunque in poche parole.

Una batteria al piombo è composta da 6 parti interne ed ogni parte è costituita da: Piastra positiva → Separatore → Piastra negativa.

Batteria acidopiombo

Un guasto di questo tipo si può facilmente intuire dal fatto che in presenza di cortocircuito nel test mancano 2 Volt all’appello.

Mi spiego meglio.

Ogni “pacchetto” “emette” 2 Volt di tensione elettrica, quindi 6 componenti per 2 Volt ciascuna danno i 12 Volt di una batteria in buono stato.

Se per esempio troviamo un accumulatore di energia che ci da 10 Volt si può facilmente supporre un cortocircuito.

Da cosa deriva il problema del cortocircuito nelle batterie?

Questo sintomo può derivare da più cose:

  • Vibrazioni della vettura;
  • Stacco di un componente interno;
  • Sovraccarico di tensione;
  • Solfatazione.

La solfatazione si crea solitamente quando una batteria rimane ferma per lunghi periodi.

In pratica si formano dei cristalli sulle piastre, che aumentano molto la resistenza interna della batteria.

Qual è la durata media?

E’ sempre difficile dare numeri perché c’è sempre il rischio di tradirsi!

Mediamente una batteria ha una durata di 4 anni, anche se ci sono capitati molti casi di clienti che hanno fatto allargare questa forbice da soli 2 anni di vita ad addirittura 8!

Come si può migliorare la durata?

Partiamo col dare 3 misure che puoi verificare tranquillamente anche da solo. Oppure passi da noi (non preoccuparti, il controllo non te lo facciamo pagare).

L’unica cosa da fare è di munirsi di un multimetro per verificare la tensione della batteria.

Quindi definiamo gli intervalli.

La tensione è compresa:

  • Tra 12.2 → 12.4V -> Se rimane per lunghi periodi in questo intervalli c’è un forte rischio di solfatazione delle piastre.
  • Tra 12.4 → 12.6V -> Lo stato non è critico ma sarebbe salutare dare una caricata.
  • Oltre 12.6V -> Lo stato è ottimale e non c’è di che preoccuparsi.

Ovviamente in questa prova non vengono presi in considerazione gli ampere della batteria.

Per fare questa verifica utilizziamo un tester specifico che misura il picco minimo che si raggiunge in fase di accensione.

In base al valore registrato abbiamo poi la conferma per la sostituzione o no della batteria.

Nella prova della tensione (o voltaggio) della batteria di cui abbiamo parlato prima, ci preoccupiamo solo del fatto che non si crei solfatazione sulle piastre.

Ovviamente possiamo benissimo avere una tensione oltre i 12,6V ed un amperaggio che non è sufficiente per l’avvio della vettura.

Altri controlli da fare per avere una durata maggiore:

Dopo questo è un primo controllo altre cose che possono influire sulla durata sono:

  • Quanta strada viene percorsa. Soprattutto nel periodo estivo o invernate (quando c’è il climatizzatore, le ventole e molti altri assorbimenti elettrici in funzione), se vengono percorsi pochi chilometri, è difficile per l’alternatore portare una carica ottimale alla batteria.
  • Dove è posizionata la batteria. Se la batteria è posizionata nel motore ha normalmente una durata inferiore rispetto ad una che è situata nel baule o sotto l’abitacolo. Questo avviene perché ci sono molti più sbalzi di temperatura. Quando un motore è a regime, sotto al cofano, si raggiungono anche i 70 gradi.
  • Quando è stata prodotta la batteria.

A volte capita che qualche cliente mi chieda per quale motivo al Brico o all’ Auchan la batteria costa meno.

La prima cosa è perché dipende da che tipo di batteria viene montata.

Se montiamo una Xushico Shatoshi (nome inventato) e poi per i prossimi 2 anni dobbiamo correre in giro per far ripartire le batterie ancora in garanzia che restano secche non è il massimo. Sia per il disturbo che si crea al cliente, per il nostro nome e per il tempo che perdiamo!

Punto due è il peso.

Stiamo parlando di batterie al piombo, quindi si suppone che le piastre siano costituite da questo materiale.

Ma cosa succede se una piastra invece di essere di 3mm è di 1 mm? Ti lascio immaginare.. Ma per questa verifica basta prendere una batteria professionale, una economy e poi pesarle. Si sente, non c’è bisogno della bilancia 

Come verificare la data di produzione della batteria?

Ultima cosa, la data di produzione della batteria.

Partiamo dal fatto che nessuno regala niente e tanto meno Bosch, Varta o tutti gli altri marchi. Ma quindi perché a volte capita (Non sempre) che al supermercato ci siano delle super offerte?

Semplice, se tu (Produttore) hai uno stock di 10000 batterie che hanno già 2 anni e la rete professionale non le vuole perché sono vecchie. Cosa fai? Le butti o cerchi di portare a casa comunque qualche soldo?

Ovviamente cerchi di cacciarle in qualche modo sul mercato, venderle e tanti auguri!

Anche i supermercati hanno l’obbligo di dare una garanzia di 2 anni… Ti ricordo però che la durata media è di 4 anni… (2 di fermo + 2 di garanzia =4)

Quindi cosa si può fare?

Ogni marca ha stampigliato sotto forma di codice la data di produzione della batteria, quindi diventa anche semplice poter verificare queste cose.

Il problema è che ogni marca utilizza parametri diversi.

C’è quindi da interpretare questi dati e capire se quello che viene messo sulla propria vettura può avere chance di lunga vita o lunghe….